1 VISITA PIEDE DIABETICO
Descrizione del servizio
La visita per il piede diabetico consiste generalmente in valutazioni fisse e predeterminate: Raccolta dati relativi all’anamnesi del paziente (il medico indaga i precedenti fisiologici e patologici, personali ed ereditari); Accurata ispezione del piede per valutare l’assenza o presenza di: lesioni o abrasioni che possono evolvere in ulcere, deformazioni delle ossa del piede, sensibilità tattile, aumento dei calli, piede di Charcot; Valutazione dell’attività cardiocircolatoria attraverso la ricerca del polso (punti in cui è possibile rilevare l’attività del cuore comprimendo l’arteria della zona interessata contro l’osso sottostante) e nello specifico: polso tibiale destro e sinistro; polso pedidio (muscolo estensore breve delle prime quattro dita del piede) destro e sinistro; polpo popliteo (muscolo flessore della gamba) e femorale; Ricerca dei riflessi: si cerca lo stimolo con l’ausilio di un martelletto sotto il ginocchio (riflesso patellare bilaterale) o sul tendine d’Achille (riflesso achilleo bilaterale) per sondare il rischio di insensibilità e quindi alto rischio di ulcerazione; Valutazione della sensibilità tattile con il test del monofilamento da 10 gr che viene applicato perpendicolarmente alla superficie cutanea in corrispondenza delle teste metatarsali e all’alluce: se la pressione esercitata dal monofilamento non è avvertita in 5 punti su 9 o in 3 punti su 6 esaminati, il rischio ulcere è molto elevato; Valutazione sensibilità vibratoria misurata a livello malleolare o sulla falange distale del 1° dito con piccoli apparecchi elettronici portatili (biotesiometro, neuroestesiometro) capaci di determinare la soglia di percezione delle vibrazioni o con il meno costoso diapason tarato a 128 Hz: il piede viene considerato insensibile quando la soglia vibratoria è maggiore di 25 Volt al biotesiometro.
Dettagli di contatto
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